I COLORI DEL CIBO

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uello che abbiamo intorno a noi è un mondo a colori e, come sappiamo, ciò dipende dalla luce.

La sua struttura è un’onda e in base a come è composta le sue creste possono essere più o meno distanti tra loro. Questa grandezza, misurata in nanometri, è chiamata lunghezza d’onda.
Conoscere la luce, la sua composizione e quali siano le parti visibili o no è una delle prime cose che si apprende quando si parla di fotografia. Così impariamo a conoscere ciò che ci circonda e capiamo come
comporre un’immagine anche in base alla cromia.

Gli oggetti sono di un determinato colore perché sono composti da sostanze che assorbono solo specifiche lunghezze d’onda e ne respingono altre. Lo stesso accade con gli alimenti e le sostanze naturali: le foglie sono verdi per via della clorofilla.

Nelle cucine di tutto il mondo incontriamo continuamente differenti tonalità. Basta pensare ai colori sgargianti dei mercati indiani, con prodotti caratteristici difficili da trovare nel nostro territorio; o i tipici
colori caldi della cultura spagnola: il rosso, l’arancio e il giallo.

Inoltre, ai tempi antichi per tingere i tessuti venivano preparati i coloranti direttamente da prodotti naturali, quasi sempre a uso alimentare: lo zafferano, il caffè, il nero di seppia.

I colori del cibo sono molteplici e lo è anche il loro modo di manifestarsi.

I soci del foto club “Effeunopuntouno” ne hanno dato una visione, ognuno secondo le proprie preferenze, sia di concetto che di metodologia.
Hanno utilizzato ciò che rende la fotografia tale e, trovando i giusti abbinamenti cromatici hanno appunto “scritto con la luce”, dando vita a immagini che riflettono questo concetto.

Fotoclub EFFEUNOPUNTOUNO
“effeunopuntouno” è un fotoclub affiliato FIAF.

La prima riunione ufficiale, che diede vita al club, fu l’8 ottobre 2013, presso i locali “spazio Binario 9 e 3/4″ della ex Fornace di Moie.

Tutto prese vita dall’unione di alcuni ragazzi della zona Vallesina, da Montecarotto a Pianello, passando per Castelplanio e Castelbellino fino ad arrivare a Rosora e Moie di Maiolati. L’obiettivo di allora e che si mantiene anche nel presente è quello di portare a conoscenza del territorio l’importanza e la bellezza dello strumento fotografico, quale mezzo di comunicazione per emozionare, per fermare momenti della storia della vita e del bellissimo ambiente in cui si sta agendo.

A trasportare i membri del fotoclub è la voglia di scoprire angoli e scorci del territorio, panorami e suggestioni paesaggistiche che la frenesia del nostro tempo non ci fa apprezzare e che speriamo di fissare e fermare come attimi più belli e particolari che circondano la nostra vita.