Micropolis
MicroPolis “La città di provincia al tempo del Melting Pot” è un progetto fotografico di lungo respiro, un anno di lavoro per 100 scatti tutti didascalizzati, teso a documentare il mutamento del tessuto sociale che ha investito una città di provincia collocata sulla costa marchigiana: Civitanova.
La crisi, i fenomeni migratori e per ultimo il sisma del centro Italia ne hanno fatto la città più popolosa della Provincia di Macerata conferendole un respiro quasi metropolitano.
Un fenomeno che ho riscontrato anche in altre piccole città d’Italia ma che qui sembra assumere un carattere prototipico per via delle piccole dimensioni della località.
In questo lavoro divenuto un fotolibro ho cercato di restituire alla città il suo volto cosmopolita, che poi è quello politicamente meno accettato, con tutte le sfumature dell’umanità che la abita: dai ragazzi della Generazione Z agli anziani passando per i migranti. Insomma la città di Civitanova per me è stata il pretesto per affrontare un tema di stretta attualità politica.
Nell’introduzione del libro il professore Valerio Calzolaio scrive: “Le foto non servono a darci un quadro edulcorato e idilliaco della realtà. Conosciamo drammi familiari e individuali, sfruttamento di classe e di potere, tensioni conflitti tossicodipendenze oppressioni, alti e bassi che evolvono nell’esistenza di ogni singolo individuo umano, alti e bassi nelle gerarchie sociali, nelle dimensioni emotive, nella stima di sé e nel rispetto degli altri. Visto che restiamo umani, è preferibile sapere che condividiamo comunque la vita con altri di “noi”, su un pianeta giunto ai confini della sostenibilità. Con-viviamo. Co-evolviamo. Il potere di imporci su altri offre comunque un piacere vuoto, effimero”.
“Anche se contano più le persone che i luoghi, molti di noi hanno fatto analoghe passeggiate emozionali, possono riconoscere profili architettonici consueti, marciapiedi binari panchine strade piazze vicoli passaggi gallerie mercati negozi uffici torri ritrovi giostre murales”.
“Tuttavia, l’ecosistema, il contesto di quelle donne e di quegli uomini, di quei gruppi e di quegli sguardi, di quei baci e di quegli abbracci, di quei mestieri e di quelle arti, di quei fattori biotici e abiotici, di quei cani e di quelle bici, di quelle passioni e delle opportunità che il nostro territorio offre, mostrati in bianco e nero, sembra una qualsiasi realtà metropolitana delle Marche, d’Italia, d’Europa, di buona parte dei paesi del mondo”.
La mostra MicroPolis è stata esposta col patrocinio dei comuni ospitanti a Civitanova presso la sede espositiva Palazzina Sud del Lido Cluana, a Macerata presso la galleria Antichi Forni e al Kulturmakt di Zurigo ottenendo sempre un grande riscontro di pubblico e di critica.
In allegato una decina di foto a titolo esemplificativo. Vi ringrazio fin da ora della gentile attenzione.
Claudio Colotti
Si ricorda che l’accesso alla mostra è libero e gratuito e che all’interno dei nostri spazi tutti i visitatori sono invitati a rispettare le normative anti COVID-19.
Claudio Colotti
Giornalista Pubblicista dal 2010 ha raccontato la cronaca prima sui quotidiani e settimanali locali come collaboratore e poi come redattore nella principale emittente privata delle Marche “TV Centro Marche”.
Insieme all’attività giornalistica ha coltivato quella di fotografo sociale, un impegno che lo ha portato a documentare le mille contraddizioni che investono le piccole e le grandi città italiane nel tempo della crisi. Predilige lavori di ricerca di medio e lungo periodo.
“MAI+ Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie” è il titolo del suo primo libro fotografico pubblicato per l’Ass. MarcheBestWay. Nel 2018 ha dato alle stampe “MicroPolis. La città di provincia al tempo del Melting Pot”. Entrambi i lavori sono stati oggetto di decine di mostre in tutta Italia e all’estero all’interno di sale espositive pubbliche e private.
In qualità di fotogiornalista i suoi reportage fotografici sono apparsi sulle testate: il Venerdì di Repubblica, Rai Storia, RSI Radiotelevisione svizzera, INK, Radici, Altreconomia, The Post Internazionale, SenzaFiltro, Melting Pot Europa e Global Project.