Spesso dimenticato, subito dopo l’ultima guerra nei Balcani e all’indomani della dissoluzione della ex Jugoslavia, il Kosovo è tornato sotto i riflettori dell’attenzione internazionale in seguito alla proclamazione d’indipendenza dalla Serbia nel febbraio 2008, con un atto unilaterale non riconosciuto, anzi fortemente osteggiato, da Belgrado.
Le tensioni interne salivano di giorno in giorno e le minacce di contrapposti schieramenti stranieri rendevano la situazione imprevedibile e incerta in Kosovo, quanto nei Paesi sostenitori dell’indipendenza e in quelli schierati a fianco della Serbia.
L’incertezza stessa, impalpabile e allo stesso tempo opprimente, è una delle armi più pericolose puntate sui kosovari divisi tra una grande maggioranza di etnia albanese e la ristrettissima minoranza serba.
Il filo conduttore di questo reportage di Ignacio Maria Coccia è appunto, come lui stesso la definisce, la luce dell’incertezza.
Ignacio Maria Coccia
Ignacio Maria Coccia è nato a Madrid nel 1974. Dopo aver vissuto un po’ in Spagna e un po’ in Italia, ha deciso di stabilirsi ad Ascoli Piceno.
Nella sua istruzione si concentra sugli studi classici, che abbandonerà nel 2003 mosso dalla sua vera passione: la fotografia.
L’anno seguente compie un lavoro molto profondo e delicato in Ucraina, mostrando i cambiamenti del paese durante la cosiddetta rivoluzione arancione. Il risultato è stato presentato al “Festival Internazionale di Fotoreportage di Roma”.
Nel frattempo intensifica la sua collaborazione con riviste nazionali e internazionali (Financial Times, Le Monde, SonntagsZeitung, D, la Repubblica delle donne, Sportsweek, Cosmopolitan, National Geographic, ILMagazine 24ore, l’Espresso).
Alla fine del 2006 decide di concentrarsi sui lati sia sociali che politici dei Bankals, in particolare il Kosovo. Nel 2007 rende pubblico il lavoro delle sue ultime settimane in Kosovo, prima della dichiarazione unilaterale di indipendenza.
Ha pubblicato il suo primo libro “Kyjiv-Ucraina” nel 2005, seguito da “Kosovo incertezze e sogni” nel 2009, “Assalto al Moro” nel 2012 e “Offida, sacra e profana” nel 2014.
Nel 2011 è stato tra i finalisti del Concorso Amilcare Ponchielli (GRIN).
Nel 2013 ha lavorato come videografo per il Tea Team Film, al fine di realizzare spot televisivi sulla “Quintana” che sarà trasmesso per 12 mesi su tutte le reti televisive giapponesi.
Nel 2017 è stato tra i finalisti dell’Amilcare Ponchielli Contest (GRIN).
Alcuni riconoscimenti:
2017 – Fiume (Rijeka) – Croazia. Galeria Kortil “Mare Corto,reportage adriatico”
2017 – Senigallia, Rocca Roveresca “Mare Corto,reportage adriatico”
2015 – Venezia, Isolab “Verde Cortina”
2015 – Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani “Verde Cortina”
2014 – Roma, Goethe-Institut “Verde Cortina”
2013 – Europe House, Westminster – London “Adristorical Lands”
2012 – Castelnuovo di Garfagnana – Italy- collettiva “Vietato! – I limiti che cambiano la fotografia”
201 1 – Auditorium S.Teleucania – Morro d’Alba – Italy – collettiva “La luce delle Marche-9 fotografi raccontano le Marche”
2011- Palazzo degli Anziani,Ancona – Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo – Italy“Do JU remember?”
2010 – Forte Malatesta, Ascoli Piceno – Italia “Ascoli,cuore di travertino”
2009 – Parco Nazionale della Sila, Seminario Internazionale sui Balcani, Lorica – Italy “Kosovo incertezze e sogni”
2009 – Fortino Sant’Antonio, Bari – Italy “Kosovo incertezze e sogni”
2008 – ST Gallery, Roma – Italy- Collective “Quotidianamente fotografi”
2008 – Galleria Imaginifica, Bologna – Italy “Kosovo incertezze e sogni”
2008 – Galleria Punctum – FOTOGRAFIA Festival Internazionaledi Roma – Italy “Kosovo incertezze e sogni”
2005 – Galleria FARE – FOTOGRAFIA Festival Internazionaledi Roma – Italy “Ucraina, portrait of a country”
2002 – IV Biennale Internazionale di Fotografia – Italy “Saint Jacques, Gipsy Quarter”
1999 – Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno – Italy “Saint Jacques, Gipsy Quarter”